5 luglio 2011

GIACINTO FACCHETTI. UNA PERSONA PERBENE

Magari lo scudetto non andava assegnato. Magari qualche magagna, qualche furbata, c'è stata, soprattutto in quei giorni del 2006, anche in casa nerazzurra. Ma... 

Giacinto Facchetti era una persona perbene. Lui era uno pulito. Uno dalla moralità cristallina e trasparente. Universalmente riconosciuta. Lui gli arbitri non li chiudeva nello sgabuzzino. Lui non concordava le griglie. Lui non decideva né il calciomercato né le convocazioni in Nazionale. Al massimo scambiava due battute per qualche biglietto. Ecco.

Ultimamente, qualcuno con le mani sporche di merda pur di salvare il suo didietro marrone non ha esitato a gettare fango e sterco su Giacinto.  Su una delle personalità più alte del calcio italiano e mondiale. 

Su un morto. Solo schifo e disprezzo per queste persone.


Schifo e disprezzo. 

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