In un post su Facebook mi ero sbilanciato prevedendo una vittoria del Livorno nel posticipo del Granillo contro la Reggina. Invece è finita 1-1. Il mio comunque non era ottimismo immotivato bensì una presa di coscienza della psiche dei Nostri, abili a fare punti nei cosiddetti scontri diretti (Atalanta, Torino, Reggina, Novara) per poi dilapidarli, rovinosamente, contro le squadre di seconda fascia (Grosseto, Triestina, Portogruaro, Cittadella, Sassuolo).
Le prime cronache raccontano di una prestazione dignitosa. Siamo andati in vantaggio con Dionisi poi, complici alcuni cambi cervellotici di mister Monzon, abbiamo subìto il ritorno dei calabresi e il pari di Bonazzoli. In un campionato normale un punto a Reggio è comunque un buon risultato. In caso di arrivo a pari punti siamo avanti noi. Non è poco.
Ma questo (mediocre) torneo di normale non ha niente. Classifica e calendario parlano chiaro, regalare punti è la regola di questa serie B. Una cosa la giornata di oggi però l'ha detta: i playoff si faranno e in serie A diretta andranno, come da pronostico, Atalanta e Siena. Il Novara rischia grosso, il Varese ormai è lì.
28 marzo 2011
22 marzo 2011
CUCCHIAIO AMARO
Generosa, inconcludente e anche un po' sfortunata. L'Italia chiude con una sconfitta il Sei Nazioni 2011. A Edimburgo, nel tempio di Murrayfield, la Scozia ci batte 21-8, conquista il suo primo successo nel Torneo e, complice la differenza punti, ci lascia ultimo posto e… cucchiaio di legno.
Una sconfitta che brucia perché gli azzurri non avevano giocato male. Dopo il vantaggio scozzese firmato dal cecchino Paterson l'Italia aveva rialzato la testa grazie a una splendida meta firmata da Masi. Poi il duello tra calciatori: il nostro Bergamirco contro il glaciale Paterson. La sfida la vince lo scozzese ma l'azzurro non demerita affatto. Ed è proprio una sua realizzazione a permettere all'Italia di andare al riposo in vantaggio. Ma che la giornata non fosse dipinta d'azzurro lo si era già capito nel finale di tempo quando Masi, di gran lunga il migliore in campo, lascia la contesa per colpa di un infortunio.
La seconda frazione per l'Italia è un'agonia. La Scozia si scuote, noi non ci siamo. In meno di 10' i Thisles vanno in meta due volte con De Luca e Walker. Paterson, che non per caso è il più prolifico realizzatore nella storia della nazionale scozzese, non sbaglia un calcio mettendo il sigillo sul definitivo 21-8. Il nostro Sei Nazioni finisce qui.
Il ct Nick Mallett alla fine valuta positivamente gara e Torneo: «Abbiamo fatto belle gare, più di cosi era difficile fare, rispetto a un paio di anni fa siamo migliorati. Sono orgoglioso della crescita di questa squadra – ha detto il ct - non è facile vincere in Scozia, però abbiamo giocato all'estero allo stesso livello o quanto meno vicino a quello con cui abbiamo giocato le gare in casa».
Per l'Italia è stato un Torneo dai toni chiaroscuri. Battendo la Francia e giocandocela alla pari con scozzesi, irlandesi e gallesi, abbiamo dimostrato a tutti gli scettici che sì, meritiamo questo palcoscenico. D'altra parte però non possiamo dimenticare la “conquista” del quarto cucchiaio di legno consecutivo. Doveva essere il Torneo della svolta: non c'è stata. A settembre in Nuova Zelanda ci sono i Mondiali, obiettivo dichiarato, superare per la prima volta il turno eliminatorio. Salvo clamorose sorprese, ce la giocheremo con l'Irlanda. Possiamo farcela.
Una sconfitta che brucia perché gli azzurri non avevano giocato male. Dopo il vantaggio scozzese firmato dal cecchino Paterson l'Italia aveva rialzato la testa grazie a una splendida meta firmata da Masi. Poi il duello tra calciatori: il nostro Bergamirco contro il glaciale Paterson. La sfida la vince lo scozzese ma l'azzurro non demerita affatto. Ed è proprio una sua realizzazione a permettere all'Italia di andare al riposo in vantaggio. Ma che la giornata non fosse dipinta d'azzurro lo si era già capito nel finale di tempo quando Masi, di gran lunga il migliore in campo, lascia la contesa per colpa di un infortunio.
La seconda frazione per l'Italia è un'agonia. La Scozia si scuote, noi non ci siamo. In meno di 10' i Thisles vanno in meta due volte con De Luca e Walker. Paterson, che non per caso è il più prolifico realizzatore nella storia della nazionale scozzese, non sbaglia un calcio mettendo il sigillo sul definitivo 21-8. Il nostro Sei Nazioni finisce qui.
Il ct Nick Mallett alla fine valuta positivamente gara e Torneo: «Abbiamo fatto belle gare, più di cosi era difficile fare, rispetto a un paio di anni fa siamo migliorati. Sono orgoglioso della crescita di questa squadra – ha detto il ct - non è facile vincere in Scozia, però abbiamo giocato all'estero allo stesso livello o quanto meno vicino a quello con cui abbiamo giocato le gare in casa».
Per l'Italia è stato un Torneo dai toni chiaroscuri. Battendo la Francia e giocandocela alla pari con scozzesi, irlandesi e gallesi, abbiamo dimostrato a tutti gli scettici che sì, meritiamo questo palcoscenico. D'altra parte però non possiamo dimenticare la “conquista” del quarto cucchiaio di legno consecutivo. Doveva essere il Torneo della svolta: non c'è stata. A settembre in Nuova Zelanda ci sono i Mondiali, obiettivo dichiarato, superare per la prima volta il turno eliminatorio. Salvo clamorose sorprese, ce la giocheremo con l'Irlanda. Possiamo farcela.
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16 marzo 2011
10 marzo 2011
CACCIUCCO DI CHAMPIONS / 2
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Il cavaliere inesistente |
Ibra? Ah già, c'era anche lui...
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El Blanco |
9 marzo 2011
CACCIUCCO DI CHAMPIONS / 1
«Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione» |
Il Barça, vado controcorrente lo so, si qualifica ma secondo me esce molto ridimensionato da questi ottavi: se Bendtner non si divorava quella palla gol enorme nel finale...
Detto questo, ma avete visto che razza di gol ha fatto Messi? Cartolina per il giuoco del calcio, signori miei. Il rigore è solo il francobollo che spedisce il Barcellona ai quarti. Fondamentale, certo, ma la lettera d'amore Leo l'aveva già scritta.
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